L’INDEFINITO
Oppresso dalla neve accecante,
una luce torbata
tra gomitoli di ricordi,
un disagio remoto e miope
di respiri ansanti e affannati;
il caldo alle tempie,
il solletico nelle narici.
Una coltre di nebbia
dilata l’abbraccio dell’oblio,
e scopre l’indefinito,
in una bruma, senza sostanza,
ma di sature sensazioni.
Che ancora turbano il presente;
vivido, evanescente.